Tuesday, March 15, 2011

Creatine And Acid Reflux

Fukushima come Cernobyl

explode two other reactors, melt bars di uranio. L'emergenza nucleare in Giappone rischia di essere più devastante del terremoto e dello tsunami. Tokyo prova a minimizzare ma chiede l'aiuto degli Usa, il disastro classificato al livello 6, appena sotto quello di Chernobyl. Stop a nuove centrali in Svizzera, la Germania chiude le tre più vecchie. Solo Italia e Francia insistono. Il ministro Prestigiacomo: «Nessun passo indietro». L'unica speranza è bloccarli con il referendum


Gianni Mattioli, Massimo Scalia

La definizione di incidente catastrofico fu rivista dopo Three Mile Island ( 1979, a Harrisburg negli Usa). Allora l'esplosione della bolla di idrogeno portò, nella serie dell'albero di incidenti, alla fusione di venti tonnellate d'uranio del «nocciolo» del reattore nucleare, un danno irreparabile. Ma la definizione non riguardava tanto questo aspetto quanto la fuoriuscita delle radiazioni all'esterno dello schermo biologico (il blocco con la cupola di cemento, emblema delle centrali nucleari). E la commissione Kemeny, istituita allora per la valutazione dell'incidente, stimò in 130 milioni di Curie la fuoriuscita di gas nobili e quella degli altri radionuclidi, decisamente più aggressivi della salute, in 13-17 Curie (ricordate, ai tempi di Cernobyl per le misure di radioattività sui beni alimentari si usava un sottomultiplo «infinitesimo»: il nanocurie, cioè un miliardesimo di Curie). Despite the tightness of the biological shield that had happened that would never have checked: the radioactive contamination outside the reactor building. Hence the reclassification of 'catastrophic', to move further down the scale of the risk the most serious incident ever took place in a reactor of Western technology.

This premise seemed a must to understand the enormous gravity of the possible consequences of what happened in the middle of Fukushima Daiichi, where, as in Chernobyl, he jumped in the air outside the containment of the plant. The Japanese government is organizing the evacuation of tens of thousands of people under the threat of radioactivity, a catastrophe that va ad aggiungere a quella scatenata da un terremoto di magnitudo 8,9. E spera che, magari con l'aiuto degli Stati uniti, si riesca a mettere sotto controllo la centrale di Fukushima Daini.
Nel frattempo avanza già le prime giustificazioni: «Quella di Fukushima era una centrale vecchia». A dir la verità viene subito da dire: «Ma siete stati proprio dei pazzi». Le scelte di governo hanno infatti costantemente privilegiato la diffusione del nucleare in un paese caratterizzato da una situazione geologica unica: l'incrocio di ben quattro placche tettoniche, con conseguenze sismiche notorie e devastanti che hanno costretto, se non altro, a edificare con un rigore antisismico da noi sconosciuto. Nel merito, la giustificazione richiama immediatamente la domanda: «E perché mai una centrale con più di 40 anni era ancora in servizio?», alla quale se ne potranno aggiungere molte altre non appena sarà disponibile un rapporto tecnico sull'incidente, a partire dal perché non è entrato in funzione il servizio ausiliario d'emergenza per raffreddare il reattore. Ma è l'idea di far funzionare i reattori oltre i 40 anni, spinta in generale dal nobile proposito di fare più soldi possibile, che massimizza i rischi. Non a caso la legislazione tedesca prevedeva un limite di 32 anni, con un proroga caso per caso di altri 8. Se la Merkel ha chiesto di far funzionare le centrali fino ai 60 anni è perché la Germania ha deciso di non make more nuclear power and pull the neck in what is, aiming to solve energy problems with the commitment that is deep in the maximum energy saving and renewable sources. Would in any case a decision that exposes them to many risks, even in a country that knows no seismic hazards of the type of Japan, or Italy. And indeed it is said that the required steps.
against disasters such as earthquakes and tsunamis nature shows its destructive potential and human societies, even the most organized, their fragility. Trivial observation, however, that should give pause to those who want to make nuclear energy in Italy, where, in passing, such as earthquakes Aquila, Avezzano and Messina have had a magnitude between 6, 8 and 7.2. It is not only the question of immediate catastrophe, as the central Fukushima. The vibrations of an earthquake-induced stress in any case that may resonate with structures and materials, to produce hidden injuries in the reactor, which are incalculable and unacceptable risk. And our security lies in the hands of Verona, which continues to claim publicly that the "minimum amount of radiation" emitted in the normal operation of the plant will not damage health. As for the energy strategies of the government, we are right: stick to renewables, such as with the final decree of a few days ago to make way for the nuclear and do business in the service dei francesi. Fulvio Conti, ad dell'Enel, e il ministro Romani sono delle vere garanzie.


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