LA CRICCA DELL’ATOMO dal Manifesto Gianni Mattioli Massimo Scalia and
It 'goes without saying that the images that come from Japan, the enormity of the disaster and suffering called the sense of fraternity, but also hated that this statement is repeated to legitimate complaints about what those events to suggest the facts of our house. On the contrary, that story brings to light facts which will respond with a sense of rebellion for incompetence and / or dishonesty that emerge in the debate of these hours. We are on the brink of a catastrophe, says European Commissioner Oettinger, but in Italy is proclaimed that the Italian nuclear program envisages the construction of facilities of better technology, per i quali non ci sono questi rischi. Chi lo dice, se è un competente, sa di dire cose contrarie alla realtà.
Quando gli americani nel 1999, dopo che dal 1978 l 'avversione delle popolazioni per l'impatto sanitario delle centrali in condizioni di routine aveva causato il blocco di ogni ordinativo, dopo l'incidente di Three Mite Island, dopo Chernobyl, danno il via al consorzio di ricerca Generation IV, l'obiettivo proclamato è quello di ripensare dalle fondamenta la sostenibilità del nucleare. Non un lavoretto di maquillage: un aggiustamento per pompe, tubi e valvole, alla luce degli «insegnamenti» di Three Mile Island - ciò che oggi si intende for third generation - but those radical changes that give meaning to the word security is not a probability, but certainty. It may in fact improve the devices, making them redundant, but, if it reduces the probability of an accident of the kind hitherto known, does not change the fact that the accident is still possible with its enormous effects of suffering and fear. What changes is the reactor physics obviously presents difficult problems of research, which leaves the port in time: 2035? 2040? And while Carlo Rubbia, considering all of the Generation IV projects, I emphasized the incomplete nature of solutions. Generation IV technology is indeed a challenge.
Ciò che si gioca invece dinanzi ai nostri occhi è assai meno nobile. Degne di rispetto sarebbero istituzioni che dicessero agli italiani: è vero, questi rischi ci sono, il paese è sismico e la tecnologia è imperfetta, ma non c'è alcun altro modo per fornire energia al paese e dunque si dovrà, in modo trasparente, ripartire i rischi e ripagarli con benefici diretti a chi dovrà direttamente subirli.
Questo discorso non si fa, e come farlo?: l'intero programma nucleare italiano darebbe meno di un settimo dell'obiettivo a cui ci chiama l'Unione europea il 2020. Una Ue che, peraltro, nei suoi obiettivi, diventati obiettivi di tutto il mondo, non prevede il ricorso al nucleare. Ma si campa di imbroglio, come quando alla gente di Scanzano si disse che le rocce saline garantivano l'integrità nei secoli di un deposito di scorie. Un falso. O si nasconde quanto recentemente dichiarato dal Governo federale tedesco: sì, intorno agli impianti nucleari c'è più del doppio di leucemie infantili. Ma per Veronesi, presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, il rischio da funzionamento normale non esiste. Emerge cioè l'etica di una lobby, decisa a conseguire comunque il suo risultato e, del resto, il terreno dell'energia è da sempre terreno di lobby: anche sul vento la cricca ha tentato la sua speculazione.
But even before the disaster lobby should be silent.
Letter from Japan
ask me how they react to this emergence in nuclear power stations? The Japanese in general are quite realistic and better informed about the harmful effects of radiation, so many are afraid of nuclear power plants, and frankly would rather not have them. This is thanks to his experience told us that the survivors of Hiroshima and Nagasaki. There is another aspect: the government uses nuclear power plants - and U.S. bases - to 'blackmail' local economic deboli. Gli amministratori locali accettano di ospitare una centrale anche se la maggioranza degli abitanti è contraria, perché grazie agli aiuti che avranno riescono a gestire il comune. Questo fa sì che in certe zone chi si dichiara contro le centrali viene visto come una presenza dannosa alla comunità.
(...) L'emergenza di questi giorni, energetica soprattutto, sta facendo emergere un aspetto tetro della politica (energetica e non) di questo paese: l'ineguaglianza tra il centro del potere e la periferia. II caso più scandaloso mi sembra è la sospensione «programmata» della fornitura di elettricità annunciata dalla società TEPCO: Tap the peripheral municipalities, but not the center of Tokyo where the energy losses are higher - with big screens, lifts, escalators everywhere, many redundant or become indispensable tools for a structure senseless (as many skyscrapers that are unable to find tenants ..,). trepidation that I hope all this tragedy serves to understand how the organization of the world we live in is stupid and inadequate to our existence. (...) In addition, the planned organization of this suspension was really disastrous. They announced then decided last minute not to do so. making it impossible for people to organize their lives. I think this is symptomatic of the nature of this company (the risks of nuclear to the suburbs, the gains and comfort at the center of power!). (...) We do not know what will happen in the future, so it's certainly worrying. [But the reactions are exaggerated and sensational journalism, does not really help: easily induce the authorities to omit information that might lead to panic reactions. (...) This incident highlights a few things. The inability to ensure security, the limits of the calculations of the engineers in the design or the unpredictability of the phenomena surrounding can not be expected by the designers anticipate every imaginable and unimaginable situation, the types of earthquake and human error. Finally - questa è forse la maggiore scoperta per me - gli esperti hanno una conoscenza assai limitata in materia. Non sai quante volte sentiamo dire «non si sa», «non si capisce», «per qualche motivo non chiaro» durante le conferenze stampa e i commenti degli esperti a cui vengono chieste spiegazioni! Se si considera tutto questo - che i nuclearisti fanno tutto per ignorare, minimizzare e non far conoscere - l'energia nucleare risulta non offrirci alcun vantaggio ma soltanto rischi. Insomma, occorre rimettere in discussione le centrali nucleari soprattutto per evitare ogni incidente futuro. (...) Soprattutto ci vuole un po' di umiltà sui limiti delle capacità dell'essere umano.
* translator, co-founder of the Documentation Centre for Peace "Semi in the Snow" (Pisa), Yukari Salto sent us this note from Japan where he is.