Monday, September 13, 2010

Unhandled Exception :c0000005

Portare alla luce le disuguaglianze inaccettabili in Italia



Spesso ignorato dal dibattito politico e pubblico, il tema dell'alta disuguaglianza dei redditi e della povertà diffusa andrebbe maggiormente discusso e analizzato, argomenta Maurizio Franzini nel suo libro 'Ricchi e poveri'
di Maurizio Franzini Ricchi e poveri.


Le disuguaglianze sono un criterio essenziale per valutare il progresso civile e sociale di un paese. Eppure in Italia, con disuguaglianze diffuse, se ne discute poco, soprattutto in termini della loro accettabilità o meno. Questo il pensiero di Maurizio Franzini, docente di politica economica all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, illustrato nel suo libro ‘Ricchi e poveri – L’Italia e le disuguaglianze (in)accettabili’ (Università Bocconi editore, 2010, 199 pagg., 15 euro), con l’intento di fornire al dibattito pubblico e politico gli elementi per dedicare al tema l’attenta considerazione e discussione che meriterebbe.
Franzini parte proprio dai dati disponibili per illustrare la disuguaglianza presente in Italia. Dati che dimostrano, per esempio, che solo cinque paesi dei 30 dell’area Ocse fanno Italy and the worst economic inequality in Italy has been steadily high over the past 15 years.
In reaching an opinion on the acceptability or otherwise of this high and persistent inequality, Franzini does a careful analysis of the conditions that favor the Italian roots of inequality. First, it analyzes the phenomenon of high intergenerational transmission of inequality in Italy, as some studies suggest that there is inequality among the children is half explained by the difference in income that existed between their parents. This transmission is accomplished then illustrates Franzini, in other channels such as education. The degree high probability of wealthy parents affect their children to obtain such licenses, which then allows access to higher incomes. "In Italy there is a large wedge between the perspectives of the children of 'rich' and those of children of 'poor'," says Franzini.
Turning to the issue of income distribution, Franzini says that the substantial extension of fixed-term contracts and atypical left many workers below the poverty line and given a downward shift in wages. The phenomenon of the growing concentration of income of the super-rich have known while a boost with access to very high fees allowed by mechanisms solo limitatamente riconducibili ad abilità personali.
Franzini passa poi ad illustrare le sue perplessità sulla teoria molto diffusa, e che ha molto influenzato il dibattito, secondo cui la disuguaglianza è accettabile perché è funzionale alla crescita e giova al progresso sociale. “Il nesso tra crescita e disuguaglianza è molto debole e meglio si farebbe a considerare i due fenomeni largamente indipendenti”, sostiene Franzini.
Quest’approccio strumentale alla disuguaglianza, che subordina la sua riduzione alla crescita economica, si aggiunge ad altri fattori, secondo Franzini, nello spiegare la tolleranza della disuguaglianza in Italia e la sua perdita di rilevanza nel dibattito politico. In primo luogo, the high number of 'poor inegalitarian', as he describes them Franzini, who believe that the obstacles to enrichment are not difficult to overcome and believe in the 'jump lane'. And then the large number of 'silent poor', disappointed by a policy perceived as serving the interests of the wealthy and not showing their most uncomfortable.
"Inequalities in Italy are largely unacceptable because they are due to not having the social value of education, a decree is often a very imperfect mechanism for evaluation and because access to those features takes place under conditions of high inequality, "concludes the author. "In Italy the income inequality is high and widespread poverty and inequality discuss acceptable is urgent and important."
Tomaso Eridani


To learn more, click here

Wednesday, September 1, 2010

G Shock White Resin Discoloration

Un sindaco missionario del cannolo al costo di 47.305,00 euro

Nel segno della trasparenza informiamo i cittadini di Piana sui rimborsi spese di viaggio/missione erogati da questo Comune al sindaco G. Caramanno per gli anni 2008-2010.

Viaggi giornalieri a Palermo, partecipazione al master SDA Bocconi di Milano, viaggio in Spagna, viaggi a Roma nel periodo dal 2 gennaio al 9 aprile 2008: richiesta di rimborso di 8.058,00 euro

Viaggi giornalieri a Palermo, diversi viaggi a Milano nel 2° semestre del 2008: richiesta di rimborso di 6.040,00 euro

Viaggi giornalieri a Palermo, un viaggio a Roma dal 26 al 29 marzo (quest'ultimo per la modica somma di euro 2.098,00): costo totale del rimborso per il periodo gennaio-luglio 2009 pari ad euro 5.200,00

Viaggi giornalieri a Palermo, viaggi a Lugano e Forlì, cena alla Montagnola (appena 290,00 euro) e altro: costo totale del rimborso per il periodo agosto-novembre 2009 euro 7.647,00

Viaggio a Berlino dal 12 al 15 febbraio 2009 per partecipare all'evento “Notte delle stelle”: costo del viaggio 1960,00 euro

Viaggio a Praga (dal dal 3 al 6 febbraio 2010), a Monaco (dal 18 al 21 febbraio 2010), a Berlino (dal 10 al 14 marzo 2010), a Vilnius nello stesso periodo per partecipare a varie fiere e visite istituzionali: costo dei viaggi 5.164,00 euro

Viaggi giornalieri a Palermo, several trips to Taormina, travel to Rome-Milan-Parma-Lucca: total cost of repayments for the period April to July 2010 only € 10,236.00

So in less than three years these trips (or missions) are cost came to our community just € 44,305.00 in total. And since it is never too late to spend more money, the mayor has seen fit to become a promoter of an official visit to Lithuania in September (along with the mayors of other communities in Albanian) the total cost of € 11,000.00 in 3000, 00 to the nationals of Piana.
Given that the mayor responsible for the reimbursement of legal expenses incurred in carrying out its institutional role, ci si chiede però qual'è la relazione tra i suoi continui viaggi (a nostre spese) e i benefici che questa comunità ne ricava! La finalità sembra essere sempre la stessa: promuovere l'immagine del cannolo nel mondo.
Evidentemente il nostro sindaco ritiene di avere un'unica missione nella sua attività amministrativa e pertanto noi gli affidiamo la palma di ambasciatore del cannolo nel mondo e proponiamo di aprire una sede di ambasciata in Libia, noto paese in cui abbondano i consumatori di cannoli. Peccato che i nostri pasticceri non ne sappiano nulla e nulla ne hanno ricavato da questi continui viaggi.

I Consiglieri comunali: G. Cuccia, V. Riolo, V. Scalia, G. Stassi